Nocino ticinese, valorizziamo il nostro territorio

Il nocino, liquore a base di noci verdi, è il digestivo più diffuso della Svizzera italiana. Il termine nocino è subentrato di recente, il prodotto in passato era infatti, più conosciuto con il nome di ratafià. In origine ratafià era qualsiasi bevanda consumata per suggellare un accordo o un patto. L’etimologia viene fatta risalire al latino rato fieri usata dagli scrittori ecclesiastici, che significa “esser ratificato”, da qui rata fiat: “che si ratifichi” e il ratafia o ratafiat francese, ratifié. Le origini del nocino sembrano provenire dal nord Europa dove i romani narravano che il popolo dei Britanni nella notte di mezza estate, si radunasse per bere da un calice scuro un liquore di noce. Altri attribuiscono la nascita del liquore soprattutto ai francesi che erano soliti bere un “liqueur de brou de noix”, cioè un ratafià di mallo.

La tradizione del nocino è probabilmente giunta nella Svizzera italiana dall’Italia. La ricetta originale ticinese è attribuita al Convento Santa Maria dei Frati Cappuccini di Bigorio, il cui insediamento risale intorno al 1535. In tutto il Ticino il nocino era prerogativa dei frati, la maggior parte dei conventi preparava il suo, con ricette personalizzate. Il noce, come il castagno, cresce dappertutto in Ticino, ed è presente anche fino ai 1200 m di altitudine e nei secoli scorsi era prezioso e utilizzato in tutte le sue parti. La raccolta avveniva in ottobre e i frutti erano consumati come tali o torchiati per ottenere olio usato in cucina e per l’illuminazione delle case e delle chiese. Il legname di noce era usato sia come combustibile che come materiale da costruzione. Per produrre il nocino, le noci vengono raccolte nel mese di giugno ( se possibile il 24 giugno, giorno di S. Giovanni, come vuole la tradizione ), ma il giorno della raccolta può variare a seconda dell’altitudine e di anno in anno dipende dal corso della stagione. Per verificare che le noci non siano ancora acerbe, bisogna controllare che contengano ancora il loro liquido e che il mallo sia morbido: se si riesce a perforarle con uno spillo, significa che il guscio non si è ancora formato e quindi sono adatte all’uso. La produzione sia professionale che domestica è molto diffusa in tutto il cantone, esistono molte ricette, ognuna con i suoi segreti. Gli ingredienti necessari sono: noci verdi (ossia acerbe) grappa, zucchero, limone, aromi. La sua gradazione alcolica varia dal 30% al 40% vol., ma può anche oltrepassare i 40 gradi (soprattutto per il nocino artigianale). Il nocino si presenta come un liquore dal colore scuro e dall’aspetto denso. Può essere servito a fine pasto come digestivo e da molti è utilizzato come tonico e come rimedio per i disturbi del fegato. 

Natale si avvicina e regalare una bella confezione di Nocino ticinese è sicuramente un ottima idea, anche con l’intento di promuovere e valorizzare i numerosi produttori e rivenditori distribuiti nel nostro territorio.

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